sintomatologie:

 

In questa pagina cercheremo di trattare di tutta una serie di sintomi che possono denunciare malesseri di vario genere che cuccioli e gatti possono manifestare e che ci devono far subito "drizzare le antenne".

 

Deambulazione barcollante:

Il gatto non riesce a reggersi autonomamente sulle zampe. Molte possono essere le cause di tale comportamento: un avvelenamento, una malattia cerebrale, un trauma od un problema dell’orecchio medio. In ogni caso é un sintomo grave e necessita dell’intervento urgente del veterinario.

 

Anemia:

Avviene quando globuli rossi od il loro costituente, l'emoglobina, calano consistentemente di numero. Per un non addetto ai lavori, stabilire se un gatto è anemico non è impresa facile, ma se si riscontra che le mucose della bocca e delle congiuntive appaiono pallide e contemporaneamente si presentano sintomi quali debolezza ed affaticamento, è probabile che si tratti di anemia.
Molte le sue cause: parassiti del sangue che attaccano i globuli rossi, abbondanti perdite di sangue dovute ad  incidenti o all’ingestione di anticoagulanti (come il veleno per topi), tumori o virus. In questo caso veterinario + analisi del caso.

 

Diarrea:

Questo disturbo si nota facilmente se il gatto è usa la lettiera, altrimenti osservando l'area anale che si presenterà sporca e irritata. Occorrerà osservare se sono presenti tracce di sangue, di muco o di vermi. A questo punto, dopo aver raccolto un campione di feci, portarle dal veterinario.
La causa della diarrea può essere determinata da infezioni virali o batteriche, da intolleranze alimentari, od anche da parassiti dell' intestino.
Se questi sintomi si presentano solo poche volte per un periodo di tempo relativamente breve (1-2 gg.) e se si è in assenza di sangue, può essere utile fare digiunare il gatto per vedere se in un giorno la crisi si risolve; altrimenti sarà bene rivolgersi al veterinario. Se invece i sintomi sopra descritti sono accompagnati da vomito e da un generale deperimento, sarà bene contattarlo subito soprattutto se si tratta di cuccioli.

 

Disturbi della bocca:

Segni evidenti sono: alitosi, difficoltà nel deglutire, abbondante salivazione, presenza di ulcere e/o sangue. Se il gatto è alimentato esclusivamente a cibo umido esso sarà soggetto a tartaro che, in caso di grosse incrostazioni, dovrebbe essere rimosso per evitare l’insorgenza di gengiviti anche gravi. D'altro canto le gengiviti e le stomatiti possono anche essere provocate da batteri, virus od ingestione di sostanze quali disinfettanti o detersivi.

 

Disturbi degli occhi:

Segni di problemi agli occhi sono: chiusura delle palpebre, presenza di secrezioni, opacità della cornea, la sporgenza della terza palpebra. I gatti per loro natura ed abitudini sono portati alle lesioni della cornea e alle congiuntiviti causate da graffi o da corpi estranei. La congiuntivite può anche essere causata da virus come quello dell’influenza felina. Se le pupille dovessero invece risultare alterate nel loro normale diametro, si potrebbe essere in presenza di un problema neurologico o di un avvelenamento. Essendo l’occhio un organo molto delicato che va trattato con cura, è sempre bene consigliarsi col veterinario prima di intervenire in qualsiasi modo.

 

Disturbi delle orecchie:

Se le orecchie dovessero presentare un gonfiore anomalo, è possibile che si tratti di un trauma. Un'otite è invece caratterizzata da arrossamento della parte interna e/o da secrezioni brunastre o purulente. Un'otite esterna non curata, può complicarsi interessando l’orecchio medio e sfociare in problemi ben più gravi.
I gatti bianchi esposti ad irradiazione solare, sono soggetti a eritema delle estremità auricolari.

 

Gonfiori alle zampe:

Spesso, in seguito a liti tra gatti, si possono riscontrare ferite da graffio o da morso. Se trascurate, esse si possono infettare formando ascessi molto doorosi con contemporanea presenza di febbre e debolezza. Il gonfiore agli arti può però essere causato anche da traumi quali fratture o lussazioni, oppure da artriti o tumori. Diagnosticare la causa sarà lavoro per il veterinario.

 

Inappetenza:

Se fa caldo oppure il gatto è in calore, il calo d'appetito è fisiologico, nulla a che fare con l'inappetenza. Se questa però si prolunga per più giorni senza una ragione apparente, ciò può stare ad indicare patologie riguardanti  stomaco, intestino, fegato, pancreas o reni. Se invece il gatto ha appetito (si avvicina al cibo) ma non riesce ad ingoiare, il problema può risiedere a livello di bocca o faringe. Un’altra causa di inappetenza abbastanza comune, è la presenza di abbondante muco nelle narici. Dato che per il gatto è molto importante odorare il cibo che ingerisce, esso perde l’appetito se ciò gli viene impedito.

 

Incontinenza:

Una volta certi che non si tratti di marcatura territoriale, occorre osservare l' atteggiamento dell’animale quando urina. Se, ad esempio si è in presenza di perdite d’urina durante la deambulazione od il sonno si sarà probabilmente in presenza di un problema neurologico. Se il gatto cerca continuamente di urinare sarà possibile  trovarsi in presenza di cistite o uretrite. Se l'incontinenza è associata ad un aumento della sete, probabilmente si tratta di diabete mellito. In ogni caso, è bene raccogliere un campione di urina per un'analisi veterinaria.

 

Leccamento eccessivo:

I gatti, si sa, hanno l’abitudine di leccarsi continuamente per pulirsi, ma se notiamo che questo leccarsi si focalizza insistentemente in una zona limitata (ad esempio una zampa o una parte del dorso), ci si può trovare in presenza di una patologia localizzata. Questo continuo leccare il medesimo punto, può indicare dolore o  prurito ma anche una vera e propria nevrosi. Infatti, si pensi che il gatto è un animale talmente abitudinario che l’arrivo in famiglia di una nuova persona, di un altro animale, od un semplice trasloco lo possono mandare tranquillamente in crisi.

 

Mastite:

Durante l’allattamento può capitare che una o più mammelle appaiano infiammate od arrossate, aumentate di volume e più calde del normale alla palpazione. Siamo in presenza di un dolore notevole e probabilmente anche di febbre, una terapia consigliata dal veterinario si rende a questo punto necessaria. Può essere una buona idea limare le unghie dei cuccioli onde evitare ulteriori danni. sarà inoltre bene effettuare impacchi locali con acqua calda, asciugando bene la parte una volta terminato.

 

Minzione difficoltosa:

E' sempre un sintomo di una certa gravità. Se il gatto si sforza senza riuscire ad emettere urina, probabilmente  l’uretra è ostruita da renella od è talmente infiammata da non permetterne il passaggio. In questi occorre non perdere tempo per risolvere la situazione.

 

Perdita di pelo:

Le cause che possono produrre questo sintomo sono molte: dermatiti, micosi cutanee, parassiti esterni, squilibri ormonali ed errata od inadeguata alimentazione. La perdita di pelo può comparire sola oppure associata ad altri sintomi quali prurito, le croste etc. E' sconsigliato applicare pomate sulle zone colpite della cute prima della visita dal veterinario in quanto possono nascondere le lesioni primarie e rendere più difficoltosa la diagnosi.

 

Perdite vaginali:

Purtroppo indicano sempre una patologia; possono essere di tipo emorragico (aborto o emorragia uterina), oppure purulente (infezione a livello dell’utero). Essendo i gatti animali molto puliti, è difficile accorgersi di questo sintomo; un sistema efficace è quello di porre un panno bianco nella cuccia del gatto.

 

Sete eccessiva:

Il gatto è un animale che per sua natura beve poco, il fatto di bere troppo, può essere causato da una patologia seria come il diabete mellito o l'insufficienza renale, oppure anche un problema di fegato od intestinale. Occorrerà osservare con attenzione il gatto in modo da poter riferire al veterinario con sufficiente precisione la quantità di acqua bevuta e se eventualmente venissero a comparire altri sintomi quali vomito o dimagrimento.

 

Stitichezza:

E’ un problema riscontrabile tra i gatti anziani, ma a volte anche tra i giovani che abbiano subito fratture del bacino o sofferto di rachitismo. In questi casi, è bene controllare che il gatto emetta le feci almeno una o due volte al giorno, in caso contrario si aspetti troppo prima di rivolgersi al veterinario. La stitichezza cronica è risolvibile con una dieta adeguata.

 

Tosse:

Se accompagnata da sintomi quali starnuti e/o secrezioni nasali, indica delle banali forme influenzali, ma se dovesse comparire da sola, quasi sempre è sintomatica di ostruzioni in gola, problemi cardiaci o bronchiali, parassitosi polmonari od avvelenamento. E’ importante osservare attentamente le modalità del sintomo in modo da facilitare al veterinario la diagnosi.

 

Vomito:

La sua breve e saltuaria comparsa in assenza di altri sintomi, indica di solito la necessità di espellere quelle masse di pelo che il gatto ingoia leccandosi, che trovandosi all'interno dello stomaco, disturberebbero la digestione se non venissero prontamente eliminate. Se invece il vomito si accompagna a diarrea, deperimento organico od altri sintomi, può trattarsi di tutta una serie di patologie cime: avvelenamento, infezione intestinale, gastrite, pancreatite, epatite ecc. Se così fosse, si renderebbe necessario eseguire degli esami per poter formulare la diagnosi esatta. Comunque, quando il gatto vomita è buona norma porlo a digiuno per almeno un giorno.

 

 

homepage

 

Nihal's Cattery: Allevamento di cuccioli di Gatto norvegese delle Foreste in Milano - (CONTATTI ed INFO)